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La Torre dei Barbadori

Situata in Borgo San Jacopo, nel cuore dell’Oltrarno fiorentino, la Torre dei Barbadori è una testimonianza vivente del ricco passato medievale di Firenze. Edificata nel XII secolo dalla nobile famiglia dei Barbadori, illustri mercanti fiorentini, la torre rappresenta uno degli esempi meglio conservati delle strutture difensive e residenziali dell’epoca.

Nel corso dei secoli, la proprietà della torre passò ai Ridolfi di Piazza e successivamente fu inglobata in una residenza appartenente alle famiglie Malesci e, agli inizi del Novecento, Folli. Nel 1929, l’architetto Luigi Zumkeller, assistito da Giuseppe Baldacci, intraprese un restauro significativo, rimuovendo intonaci e aggiunte che avevano alterato l’aspetto originale della facciata.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, la torre subì danni a causa delle mine posizionate dalle truppe tedesche in ritirata. Nonostante ciò, grazie a successivi interventi di restauro, la Torre dei Barbadori è oggi annoverata tra le strutture medievali meglio conservate di Firenze.

Architettonicamente, la torre presenta al piano terra un portale sormontato da un arco ribassato. Al primo piano si trova un accesso originario con arco acuto, un tempo raggiungibile tramite una scala in legno rimovibile, una caratteristica difensiva tipica delle torri medievali. I piani inferiori sono caratterizzati da solide bozze di pietra squadrata e tre file di buche pontaie, mentre ai piani superiori si notano finestre di varie forme e dimensioni, frutto di modifiche successive per migliorare l’illuminazione interna.

Accanto alla torre si apre la Piazzetta degli Angiolieri, da cui si gode una vista laterale del Ponte Vecchio, offrendo uno scorcio pittoresco apprezzato da residenti e visitatori.

Oggi, la Torre dei Barbadori non è solo un monumento storico, ma anche una residenza esclusiva che permette agli ospiti di immergersi nell’atmosfera senza tempo di Firenze, vivendo un’esperienza unica tra le mura di una struttura che ha attraversato secoli di storia.